Ci sono storie che non vorremmo mai raccontare. Sono storie fatte di sofferenza che, sommata ad altra sofferenza, diventano ingestibili e soprattutto invivibili.
Come per Vito, protagonista di questa storia, e prigioniero in casa a causa della sua condizione di disabilità (da un lato) e per l’assenza di montascale funzionanti a disposizione della L’Asl di Cosenza (dall’altro).
Il 74enne è stato costretto a vivere in casa e senza poter uscire per 4 anni. Una situazione oggettivamente inaccettabile che il signor Vito Pasciucco ha giustamente denunciato per attirare l’attenzione su una condizione inaccettabile in un paese civile.
Lo ha fatto attraverso un’intervista al magazine invaliditaediritti.it denunciando come, nonostante il sollecito alla Asl di Cosenza, la sua richiesta sia rimasta inevasa per mancanza di montascale disponibili alla sua causa. Le poche disponibilità in magazzino risultavano praticamente inutilizzabili per lo stato di abbandono nel quale versavano.
Il suo appello è stato ascoltato dalla Titolare TGR – Strumenti di Libertà, Patrizia Toselli, che dopo aver accertato la condizione, ha deciso di omaggiare il signor Vito con uno dei montascale a cingoli prodotti dalla sia azienda specializzata nel settore. Si tratta del modello Jolly Standard che gli consentirà di superare le rampe di scale diventato un insormontabile impedimento da quando ha di fatto perso l’uso delle gambe a causa di una serie di patologie, compresa una grave forma di stenosi dorsale.
L’intervento della TGR è stato praticamente immediato: un tecnico specializzato ha già provveduto a fornire il montascale che, è proprio il caso di dirlo, sarà uno strumento di ritrovata libertà.
Fonte: invaliditaediritti.it